Come molti sanno, il termine lattuga deriva dal latino “lacto”, che indica un qualcosa fatto di latte: il motivo è rintracciabile nella presenza di significative concentrazioni di lattice all'interno della pianta così come questa si presentava ai tempi degli antichi Romani. Oggi, le cultivar di Lactuca Sativa, ovvero la comune lattuga, più diffuse, comprese quelle più antiche come la Trocadero, presentano un quantitativo di lattice decisamente ridotto, in alcuni casi praticamente assente, dunque l’etimologia del termine si è decisamente sfumata. Ciò malgrado, dalle prime coltivazioni, risalenti addirittura a 5.000 anni prima della nascita di Cristo - la lattuga è tra le coltivazioni più antiche dell’occidente - a oggi, la lattuga, nelle sue molteplici varietà e declinazioni, ha sempre fatto parte delle tradizioni gastronomiche e contadine del Bacino del Mediterraneo, e nell'Italia Centro-Meridionale ha trovato un utilizzo sistematico e diffuso, fino a imporsi come un elemento imprescindibile della dieta mediterranea e di alcune cucine locali, in particolare quella romana e quella campana. La lattuga da noi commercializzata proviene esclusivamente da colture di terreni in Campania.